DIETRICH BICKLER
pittore e racconta storie
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31 brevi racconti
autoprodotto
Durante la mia breve e poco fortunata permanenza alla Scuola Germanica di Milano, l'insegnante d'Arte, la brutta ma simpatica signorina Gensen, guardando i miei quadretti disse sempre: "Bickler non c'è speranza, sei daltonico!"
Quindici anni dopo, nel lontano 1971, allestii la mia prima mostra personale a Milano e d'allora vivo da pittore.
L'insegnante d'italiano, il gentile Prof. Agnoletto, quasi sempre mi ridiede i miei compiti in classe dicendo: "Bickler, ti voglio bene, ma purtroppo non hai nessun talento nello scrivere!".
I 31 brevi raconti sono il mio quinto libretto pubblicato e spero che Voi, eventuali lettori, mi darete almeno la sufficienza, per evitare un'altra bocciatura come ai tempi, per due volte, mi è capitato.
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C'è poco da ridere
autoprodotto
Tutti i disegni in questo libretto sono degli anni 2015/2016. Durante i primi, molestissimi, lunghi "arresti domiciliari", causa corona virus, per sviarmi un po' e tenermi occupato, ho affibbiato ad ogni personaggio un breve racconto.
Malgrado tutto, mi sforzo a non perdere del tutto il buon umore anche se, come dice il titolo, in questi tempi grami, c'è poco da ridere!
Nora
macchione
Sono gli anni '60 e '70 del secolo scorso che fanno da sfondo all'adolescenza di Paolo, il protagonista di questo romanzo di formazione. La vita non gli risparmierà nulla: momenti gioiosi da festeggiare e dolori da superare e dimenticare. Con l'aiuto dell'alcol, della musica e del sesso.
Nel racconto, velato da una malinconia di fondo, non mancano episodi umoristici che faranno sorridere il lettore, né momenti di intenso erotismo che forse risveglieranno in qualcuno reconditi e nostalgici ricordi.
L'ultimo ballo di Relkib
albatros
In una giornata d'autunno, Idid Relkib giunge a Belgirate, sul Lago Maggiore. Ha cinquant'anni, un passato misterioso alle spalle ed è tornato in libertà dopo quattro anni passati in un penitenziario svizzero, pur essendo innocente. Idid torna ai luoghi della sua infanzia per ricominciare a vivere e la vita gli si fa incontro, e ha il volto di Marisa, giovane donna affascinante, moglie di un uomo sciocco e superficiale. Può una settimana valere quanto un'esistenza intera? Profondo, intenso e crepuscolare, L'ultimo balle di Relkib è un romanzo ambivalente: gli incontri, la passione sfrenata, l'amore per la musica classica e il vino da una parte, e un oscuro presagio che aleggia in ogni evento dall'altra, aspetti che vanno a fondersi, confondendosi nel silenzio ineluttabile del lago, mutuo testimone dei destini umani.
"Riempi un altro bicchiere e sorseggiando quel nettare guardò le stelle che a milioni brillavano sopra di lui. Egli si sentì un pulviscolo, un soffio, sotto l'immensa volta nera ma partecipe del misterioso ingranaggio divino. Un senso di meravigliosa armonia con il creato lo invase, e si chiese se quella notte Dio fosse passato a Belgirate per sfiorargli la spalla, come all'uomo di Cefalù tra i suoi ulivi".
Gente che si racconta
nicolini editore
45 disegni e storielle in agrodolce.